sabato, gennaio 10, 2009

Murphy Show - Ovvero: Se una cosa può andar male andrà peggio.

Questo post doveva essere fatto venerdì scorso, poi tra una cazzata ed un’altra avevo sempre rimandato. Probabilmente non l’avrei mai fatto vista la notevole quantità di tempo libero che ho……
Comunque, visto che ora sono qui ad aspettare che il mio capo mi risponda alla mail per dirmi che modifiche devo fare alla presentazione in ppt che gli ho mandato due ore fa (sono sicuro che tanto non gli andrà bene) ne approfitto per incominciare. (Il post l'ho scritto ieri sera, ma nn mi andava Internet a casa, quindi preferisco mettere questa parentesi che cancellare i paragrafi precedenti. Giusto per lamentarmi un pò del lavoro.)
Veniamo al dunque: il 28/12/2008 ci siamo ritrovati per partire per la montagna.
Per l’occasione erano solo presenti solo tre porcazzisti: Loronzo, il Lato e io. Il resto della compagnia era composto da 5 del gruppo della Piscina.
In realtà c’era un’altro personaggio; non l’abbiamo visto arrivare, ma evidentemente si è intrufolato in mezzo ai (troppi) bagagli che avevamo. Sto parlando di lui, l’assoluto protagonista della vacanza o almeno del viaggio di andata: MURPHY.
La sua presenza si è manifestata molto presto: il giorno prima mio cugino aveva fatto il viaggio per Sestola senza trovare un fiocco di neve per le strade; appena arrivati davanti al Brogi Mirko ci ha detto che il su’ babbo (che ci precedeva con la roba da mangiare) aveva dovuto mettere le catene appena uscito dall’Autostrada.
Così siamo partiti con grandi aspettative di un viaggio di merda (soprattutto io e il Lato che il giorno prima mai avremmo immaginato di dover prendere la macchina).
La realtà è andata però molto al di là di ogni nostra più pessimistica previsione.
Il viaggio è andato bene fino a Pistoia (ci sarebbe mancato altro); una volta usciti dall’autostrada il navigatore gentilmente offertomi dal mì fratello ha iniziato a sbarellare facendoci perdere una strada sbagliata (o forse era quella giusta non lo sapremo mai……).
Risolto questo piccolo inconveniente la strada ha cominciato a salire e la neve a scendere; la macchina procedeva comunque in maniera agevole. Arrivati davanti a una galleria Lorenzo ha sentenziato: “Le gallerie sono bastarde ; di solito arrivati dall’altra parte la situazione è più merdosa”.
Murphy ovviamente non ha perso occasione per accontentarlo: dall’altra parte c’erano almeno 10 macchine che stavano mettendo le catene. Così ci siamo fermati e ci siamo dedicati a questa simpatica operazione che ci ha portato via 30 minuti e la sensibilità alle mani visto che quasi tutti ci eravamo tolti i guanti.
Appena ripartiti, mi sono accorgo che le altre macchine non ci sono più…..cazzo non avevamo fatto neanche 1 km, dov’ erano? Il telefono ovviamente non prendeva e così sono sceso, ho preso un po’ di neve e vento ghiaccio addosso e sono andato a vedere cosa era successo.
La spiegazione era facile: le catene che Loronzo aveva prestato al Lato erano troppo grandi per le ruote della KA e ciottolavano in maniera clamorosa. Tra tutti abbiamo provato ad adattarle un po’ e siamo ripartiti.
Non ricordo quante volte ci siamo fermati nel km seguente; non ricordo quando un pezzo di una catena si è rotto. Fatto sta che dopo un’ora circa abbiamo trovato un benzinaio e abbiamo (o meglio il Lato ha) comprato delle altre catene per 50 euro (o euri).
Ricapitolando circa un’ora e mezzo per fare 2km e ne mancavano più di 50 a Sestola….
Comunque siamo andati abbastanza bene fino a Porretta Terme, seppure a una velocità degna del miglior Pinguino.
Usciti dal paese ci siamo di nuovo fermati perché mi sembrava che le mie catene ciottolassero un po’ troppo; dopo aver verificato che tutto era OK il Lato si è lasciato sfuggire un’affermazione infelice(che gli è stata rinfacciata per tutta la vacanza e che prometto di rinfacciargli periodicamente finchè continueremo a uscire insieme – specifico non nel senso che piacerebbe a lui): “ Secondo me senza catene ci si faceva agile!!!!”.
Murphy ha prontamente accettato la sfida e si è scatenato.
Dopo un po’ Loronzo mi ha detto che il navigatore ci aveva segnalato di girare a destra; ci fermiamo e anche Mirko ci ha confermato che le indicazioni scaricate da Internet dicevano di girare per Querciola.
Siamo tornati indietro ed abbiamo girato per Querciola…..ci siamo trovati in una stradina tipo quella per andare al Mulligans completamente ricoperta di neve; mentre salivo mi aspettavo da un momento all’altro di trovarmi uno sciatore sul cofano. Loronzo continuava a ripetere che era tutto ok, che il navigatore non sbagliava e che tra un po’ ci saremmo immessi su un’altra strada.
Chi sa perché eravamo convinti che quest’altra strada sarebbe stata in condizioni migliori….ci sbagliavamo.
Ho scoperto che c’è una cosa più difficile che guidare in salita su una strada innevata…guidare in discesa su una strada innevata e soprattutto fermarsi in una discesa ripidissima quando trovi una Multipla piantata in mezzo alla strada (e infatti dopo aver preso la poco saggia decisione di tirare il freno a mano la macchina mi ha ovviamente sculato finendo a 2 mm dal guardrail e dal burrone sottostante).
Il proprietario della Multipla ha detto che la macchina non gli saliva nonostante le gomme da neve nuove (mi sapeva tanto di scusa) e che aveva per sbaglio le catene dell’Opel Corsa della moglie (Murphy è molto fantasioso). Il tizio è partito alla ricerca delle catene da un suo conoscente che abitava lì vicino (del resto chi non ha un paio di catene per una Multipla che gli avanzano?), lasciandoci lì a imprecare in Sanscrito.
Nel frattempo ha cominciato a nevicare più forte (Murphy è molto puntuale). Alcuni di noi si sono avventurati più avanti per la strada (e siamo pure boccati più volte, visto che era praticamente una lastra di ghiaccio) e ci siamo accorti che eravamo a meno di mezzo km dalla provinciale che era in condizioni più accettabili (Murphy è beffardo, o se preferite figlio di troia).
La situazione non si è risolta per più di due ore, anzi è diventata addirittura kafkiana con l’arrivo di una Twingo dietro alla Multipla….Alla fine siamo stati salvati da un meccanico indigeno che parlava come Mario Giordano (magari in altura respirano l’elio invece dell’ossigeno) che ha montato le catene alla Multipla (Questa è una versione iper-ridotta di quello che è successo, ma questo post sta veramente andando per le lunghe).
La provinciale era in condizioni pessime, ma ci sembrava di guidare su un’autostrada a 7corsie in una limpida giornata di maggio. Nonostante tutto mi è comunque toccato ad esibirmi in due derapate degne del miglior Colin McRee (pace all’anima sua).
Il navigatore stava per buttarci in un’altra delle sue scorciatoie del cazzo, ma per fortuna la strada era chiusa; forse Murphy stava facendo merenda. Comunque si è subito ripreso: i pochi km da Fanano a Sestola ci hanno comunque portato via un’altra ora grazie ai 3 o 4 cretini che volevano salire senza catene e che hanno bloccato tutti….In particolare un idiota con la BMW confidando nel suo fantastico X-trail si è praticamente messo di traverso alla strada con la macchina che gli scivolava verso un burrone ( e noi tutti speravamo che ci finisse).
Passato quest’ostacolo a lato della strada notiamo un daino (o un capriolo, insomma uno di quei cosi con le corna) che vuole attraversare; rallentiamo un po’, ma questo non attraversa.Continua a correre a lato della strada e ci fa 2 o tre finte e poi passa a mezzo metro dalla macchina; obbligandomi a dare una bella inchiodata su fango e neve che non guasta mai.
Mi avesse ciompato la macchina Murphy avrebbe realizzato il suo capolavoro, ma forse era troppo anche per lui.
Alla fine dopo 7 ore siamo arrivati a Sestola….in teoria ne sarebbero bastate due e mezzo.

MORALE DELLA STORIA
1) Tenere sempre le catene in macchina d’inverno (e possibilmente anche quelle di una Multipla)
2) Non fidarsi dei navigatori per andare in montagna d’inverno (meglio una cartina stradale)
3) Inventare qualche scusa per non prendere la macchina (Gomme finite ad esempio)
4) Trascorrere il prossimo Capodanno a Sharm/ ai Caraibi/ alle Maldive/ in Australia.

3 commenti:

L'oronzo ha detto...

"Alla fine siamo stati salvati da un meccanico indigeno che parlava come Mario Giordano (magari in altura respirano l’elio invece dell’ossigeno)"

Qui mi son piegato in due xD xD xD

Per chi non c'era, Murphy ci ha fatto visita altre 3 o 4 volte durante il soggiorno. Si era trovato troppo bene con noi e, di certo, non poteva andarsene senza salutarci a modino.

lato ha detto...

Ahah..ti direi ke il post è fantastico se nn fosse ke purtroppo tutte ste cose son successe sul serio e l'ho vissute in prima persona..:(( Cmq ci tengo a precisare ke Murphy nn è stato il protagonista della vacanza ke invece è stato l'unico ,inimitabile,superlativo,kafkiano...SALAME!!

L'oronzo ha detto...

Che fine abbia fatto il salame non è dato a sapersi, si narra che qualcuno di quelli con la macchina lo custodisca preziosamente nel retromutanda, ma forse son le solite leggende...

Di certo resta solo "stessa storia, stesse piste, stesso Kafka" xD