venerdì, giugno 27, 2008

Sere D'Estate (In)Dimenticate

Quando si matura, veramente si capisce cosa sia la vita e come viverla al meglio? O forse perdiamo tanto di quello che ci dava veramente serenità per uniformarci ai comportamenti che ci dicono di assumere per essere "più grandi"?
Prendiamo ieri sera: classica uscita sfruttando i rari momenti di vita cettardina con degustazione delle sfilate femminili (per i più poi c'è anche la minoranza nel gruppo che ha apprezzato l'altra sponda xD),vasche in via 2 giugno (nuotando nella biascia accumulata con la visione precedente), chiacchiericcio e spettegolezzo vario...tutto molto tranquillo, senza emozioni particolarmente forti, ma con un atteggiamento tutto sommato adatto alla nostra età e a quella futura.
Poi l'idea "deviante": montare in 3 su uno scooter, prendere un pallone e mettersi a fare i ciucchi in una piazza in pieno centro all'una di notte, fregandosene di chi avrebbe potuto vederci o sentirci e dando sfogo a quella parte di noi che raramente viene fuori.
E' una domanda di cui so già la risposta, ma quale delle due situazioni vi ha preso di più, quale vi ha fatto più piacere, quale vi ha fatto pensare di più "menomale sono uscito stasera" e secondo voi quale riuscireste a ricordare più facilmente in futuro?
E' bastato staccare un attimo la spina, lasciarsi andare un po' di più, dare sfogo a quella pazzia che nel crescere si perde (o ci fanno perdere) inevitabilmente e tutto è sembrato più bello.
Alla fine sono bischerate, pochi momenti che capitano sempre più raramente e che si potrebbero dire quasi banali per la loro semplicità. Ma sono momenti che ti rimangono dentro, momenti che agogneremo quando ognuno avrà preso inevitabilmente la sua strada, quando saremo maturati del tutto e avremo altro a cui pensare.
E quando fra qualche chilo in più e qualche capello in meno ci capiterà di reincontrarci e di ripensare a queste sere d'estate, dove per un attimo avevamo azzerato la nostra "maturazione", scommetto che molti di noi ripenseremo a quel nostro "io" del passato come ad un estraneo senz'altro più felice e sereno e forse tutto questo ci sembrerà addirittura magico.
Sembrerà strano ma se vado per associazione di idee alla giovinezza assoccio inevitabilmente le sere estive, che in automatico associo ai periodi più belli e piacevoli della mia vita...sarà che soffro di una inguaribile forma di sindrome di Peter Pan?

5 commenti:

lato ha detto...

vabbè,ora te lo ricordi solo xkè stavi vincendo al calcio tennis..x mercantia invece ke le infradito mi metto le scarpe da calcio e si fa una rivincita nella piazzetta davanti a palazzo pretorio...Cmq son d'accordo con tutto quello ke hai scritto,w la gioventù e godersi la vita!!!!!

Tymo ha detto...

Bella riflessione, la condivido in ogni passaggio.
Vorrei inoltre aggiungere che non è automatico che col crescere si diventi più seriosi e cupi.
Credo che se si sa godersi la vita(e per godersi la vita non intendo vivere deresponsabilizzati di tutto e senza doveri) possiamo ritagliarci momenti "magici" anche in età più adulta (passatemi il termine più adulta, visto che ancora siamo in un'età di mezzo).

Ciò che secondo me intrappola e frena il divertimento è la paura di esser sempre giudicati dagli altri, come se "gli altri" fossero esseri superiori, custodi di chissà quali verità della vita.
L'uniformarsi sempre e comunque alla massa (spesso massa di idioti conformisti che non pensano con il loro cervello e per carenza di carattere vengono influenzati più del dovuto da ciò che dicono e pensano gli estranei che stanno loro intorno) è l'inizio
della fine del divertimento.

Ricordiamoci che il mondo è bello perché è vario e che ognuno di noi con i suoi atteggiamenti, comportamenti verso gli altri, con le sue parole, i suoi pregi e i suoi difetti rappresenta questa varietà e quindi questa bellezza.

RAGAZZI NON CAMBIATE MAI!!!!

Pizio ha detto...

Girare intorno ad una rotatoria stipati in 7 dentro una macchina una settimana dopo la fine della maturità; prendere a pallonate le scuole elementari; entrare gratis a mercantia passando dall'agliena e fregando i caramba; fare le coreografie con i carrelli della PAM; bloccare una strada secondaria con dei birilli all'1 di notte; fare una fila di macchine su un marciapiede e venire sgamati dal padrone del cancello che si affaccia sul marciapiede.....questi si che sono momenti.....
Forse saremo solo una massa di poveri sfigati che suscitano compassione (come ha detto qualcuno) e forse dovremmo davvero andare a fanculo, ma troveremo il modo di farci 2 risate anche lì

skizzo ha detto...

maturare è bello..bisogna solo star attenti a non marcire!

Anonimo ha detto...

Altro che sindrome di Peter Pan te soffri della sindome di Prince.....o magari è il morbo di Jimmy Floyd Hasselbeink