Sesso in aula con gli allievi
e il paese rivive "Malizia"
Sotto accusa una supplente di una media
sorpresa in classe con cinque studenti
DAL NOSTRO INVIATO ORIANA LISO
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La scuola di Nova Milanese dove si è svolta la vicenda
La supplente di matematica sorpresa una settimana fa in un´aula da una collega, mentre era in atteggiamenti intimi con cinque alunni di seconda media, avrà molto da spiegare ai magistrati che l´hanno indagata per violenza sessuale aggravata e corruzione di minore.
Spiegazioni che vorrebbe anche la comunità di Nova Milanese, 22mila abitanti, due scuole medie con molti programmi sperimentali, una quota fisiologica di disagio giovanile ma anche tanta voglia di non restare hinterland degradato. Per loro questa insegnante - una 33enne molisana arrivata a Nova il 23 ottobre per una supplenza che, comunque, sarebbe terminata giovedì scorso - è un grande punto interrogativo. «Come si fa a non rendersi conto che a quell´età non sono uomini, anche quando possono sembrarlo?», dice una mamma.
Una storia che è difficile non leggere come una di quelle boccaccesche di provincia, sul genere "Malizia" o Pierino. Ma che poco diverte il preside della scuola. «Lavoriamo sodo per colmare le difficoltà ambientali e sociali, non ci serviva una vicenda in cui noi tutti siamo vittime. Voglio credere che quella donna non fosse del tutto cosciente», spiega il preside Enzo Loris Renesto. Sembrava tanto spaesata e inesperta, la professoressa, che la direzione le aveva affiancato un´insegnante di sostegno per non lasciarla in balia di alunni scatenati.
Nei prossimi giorni ci sarà il consiglio di classe ad affrontare la questione, e anche il provveditorato agli studi si occuperà dell´insegnante. Soprattutto, sarà il pm di Monza Monica Vullo, assieme al procuratore capo Antonio Pizzi, a interrogarla. Per ora la donna ha raccontato la sua versione dei fatti al preside e ai carabinieri di Desio.
Racconti confusi, ma in cui non avrebbe negato la situazione imbarazzante scoperta dalla collega di educazione fisica. Due studenti tredicenni dietro i banchi che osservavano la prof, vestita, impegnata in un rapporto orale con un loro compagno - un quindicenne bocciato due volte - mentre altri due avevano i pantaloni calati e si stavano masturbando. Imbarazzo, ma nessun tentativo di negare l´evidenza.
Il preside assicura di aver subito evitato qualsiasi altro incontro dell´insegnante con gli allievi. A chi l´accusa di aver aspettato troppo risponde: «Ho la coscienza pulita, dopo l´episodio le ho vietato l´ingresso nelle aule. Nel frattempo ho raccolto tutti gli elementi necessari alla denuncia». I ragazzini verranno sentiti dalla magistratura nei prossimi giorni. Ma nei primi racconti ci sarebbero ammissioni sul comportamento poco professionale della giovane insegnante. «Ci siamo scambiati il numero di cellulare - avrebbero raccontato - e ci siamo fermati fuori da scuola a chiacchierare, alcuni pomeriggi».
Questa confidenza eccessiva era stata già notata da alcuni genitori che si erano lamentati per quella professoressa che fumava tranquillamente con i suoi giovanissimi studenti fuori dalla scuola. Ora gli investigatori cercheranno anche di capire se, dietro gli incontri sessuali, ci fosse anche la promessa di voti migliori: di qui l´accusa di corruzione di minore.
(13 novembre 2006)
- TRATTO DA "La repubblica"
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